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Le varici degli arti inferiori ad origine pelvica
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La donna ha la caratteristica peculiare di possibile d’insorgenza di varici degli arti inferiori che originano non dai classici punti di fuga safenici o da perforanti, ma, da punti di fuga pelvici inguinali.

Vi sono punti anatomici, ben definiti di passaggio di collettori venosi che normalmente drenano all’interno della pelvi: sangue che proviene dalle gambe, dal perineo, dalla regione inguinale e crurale e dal pube.

L’uomo ha un’incidenza rara, percentualmente molto inferiore alla donna di formazione di varici agli arti inferiori da un punto di fuga pelvico. L’unico caso, per l’uomo è di alimentazione dal plesso venoso pampiniforme in caso di varicocele.

Nella salute della donna la presenza di varici degli arti inferiori da punti di fuga pelvici non va associata alla presenza costante di un varicocele pelvico, né, va confusa con la sindrome da congestione pelvica. Infatti, il varicocele pelvico è un’evenienza molto frequente nella donna e molto spesso è asintomatico, non associato a varici agli arti.

Sintomi della sindrome da congestione pelvica: si manifestano con una forma di dolore pelvico costante, duraturo ed intenso, con possibile fasicità mensile, dovuta ad aumenti importanti e costanti di pressione nelle vene pelviche.

Cause della sindrome da congestione pelvica: possono essere la conseguenza di un’ostruzione o compressione della vena renale sinistra con drenaggio obbligato del rene nella vena ovarica sinistra e a seguire nella pelvi.

Ulteriore conseguenza, di una devalvulazione della vena ovarica con reflusso in ovarica dalla vena renale sinistra. Attenzione: questa sindrome può di fatto essere associata a delle fughe dalla pelvi agli arti inferiori, ma tale evenienza rappresenta una possibilità percentuale assolutamente trascurabile, fra tutte le fughe ad origine pelvica responsabili di varici degli arti inferiori.

Quale diagnostica nelle varici degli Arti Inferiori ad origine Pelvica?

Ecocolordoppler e valutazione emodinamica con studio delle regioni anatomiche di possibili sedi di punti di fuga pelvici.

Soluzione: Individuare e trattare la causa dell'eccesso di pressione. La correzione emodinamica nelle varici degli arti inferiori si propone di normalizzare i valori di pressione all'interno delle vene varicose, attraverso l’identificazione ed il trattamento dei punti di “fuga”, cioè dei punti di alimentazione dell’ipertensione venosa.

Punto P: le vene labiali posteriori decorrono nel sottocute del perineo posteriore, ai lati della commisura vulvare posteriore; e attraversano la fascia vulvare, per entrare nei plessi venosi vulvari che poi drenano nel circolo pelvico. Si tratta di vene normalmente dotate di una valvola che impedisce il senso inverso di flusso, cioè dall’interno dei plessi vulvari al sottocute.

A seguito di una gravidanza:
- per motivi di modificazione ormonale dei tessuti connettivi
- di ipertensione venosa pelvica
- per la compressione dell'utero che cresce

queste valvole possono cedere in modo permanente, con la formazione di un punto di fuga capace di generale varici degli arti inferiori.

Generalmente sono le vene labiali posteriori ad essere interessate. Solo in casi eccezionali, può esistere anche un punto intermedio di fuga perineale in aggiunta al classico e posteriore punto P, come pure può esistere un punto di fuga anteriore clitorideo.

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Punto I: perfetta visualizzazione ecografia del plesso venoso del legamento rotondo che entra nel canale inguinale lateralmente ai vasi epigastrici inferiori attraverso l'anello inguinale interno e decorre nel canale inguinale. Per emergere nel sottocute, della regione inguinale attraverso l'anello sottocutaneo del canale inguinale.

Il plesso venoso del legamento rotondo collega i plessi venosi utero-ovarici, con la cross safenofemorale e rende ragione della possibile formazione di varici omo o controlaterali o bilaterali agli arti inferiori, a partenza da reflussi pelvici. Nell’esperienza personale del Dr. Roberto Delfrate di circa 3000 correzioni emodinamiche conservative, per varici degli arti inferiori, l’8% delle varici nelle donne trae origine da fughe pelviche

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La chirurgia emodinamica conservativa e mininvasiva delle varici degli arti inferiori ad origine pelvica:


approfondisci le tue conoscenze ed i vantaggi della strategia emodinamica conservativa Chiva nelle terapia delle varici di origine pelvica leggendo l'articolo del dott. Roberto Delfrate pubblicato dalla rivista specialistica di Jonhson&Jonhson

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